Bavaria Yachts C38, una barca dagli spazi sottocoperta davvero generosi
In questo autunno ricco di novità anche Bavaria Yachts, il colosso tedesco della nautica, presenterà la nuova C38, che succede al debutto sul mercato della più grande C42, con cui condivide il concept e la caratteristica prua a V che dona grande marinità e volumi importanti sottocoperta, senza tradire le aspettative di performance e di vivibilità.
“Gli spigoli aumentano la stabilità durante la navigazione con un angolo di sbandamento compreso tra i 15 e i 20 gradi. Quando si progetta la carena dello scafo – spiega il designer Maurizio Cossutti – l’effetto dinamico degli angoli può essere utilizzato anche per fornire un più rapido drenaggio dell’acqua dallo scafo. Le barche a vela moderne hanno spesso una poppa molto ampia e, quindi, molto volume nella parte posteriore dello scafo. Quando la barca prende più vento e il timone pesca meno, lo scafo si sbilancia. La poppa esce più fuori dall’acqua e la prua viene spinta in giù. Di conseguenza la pressione sul timone aumenta. Un prua a V con più volume compensa questo effetto e la barca è più facile da governare”.
Il Bavaria Yachts C38 ha quasi 80 metri quadrati di superficie velica che comprendono la randa (46 m2) e il 109% di genoa (35 m2) assicurano una propulsione ottimale dal vento. La semplice manovrabilità in virata è garantita dal fiocco autovirante standard (30 m2). Le vele Code0 (70 m2) e gennaker (130 m2) completano il piano velico sportivo del Bavaria Yachts C38.
Team Cossutti Yacht Design
“La prua è molto voluminosa, fuori dall’acqua – puntualizza Cossutti – che contribuisce sia ai volumi interni che al bilanciamento della barca in sbandata, ma che è sottile sotto ilgalleggiamento a imbarcazione dritta per non sbattere a motore”.
Quindi la forma della prua ha consentito di ricavare spazi generosi nella cabina di prua e in quelle poste a estrema poppa a tutto vantaggio della vivibilità del salone.
“La prua ci offre più spazio anche nella cabina di prua sottocoperta. Gli spigoli ci consentono di posizionare le grandi cabine di poppa un po’ più a poppa. Entrambi questi aspetti avvantaggiano la lounge, consentendo a sette persone di godersi comodamente la cena al tavolo del salone”, spiega Pascal Kuhn, responsabile del nuovo sviluppo degli yacht a vela e a motore di Bavaria Yachts.
Gli spazi generosi consentono di ricavare letti davvero comodi: nella cabina armatoriale a prua, il letto matrimoniale misura ben 1,73×2 metri.
Le cuccette nelle cabine di poppa sono di 1,50×2 metri. Per le configurazioni individuali del Bavaria C38 il cantiere offre un layout con 2 o 3 cabine. Accanto al generoso bagno con doccia separata a centro barca, può essere richiesto un ulteriore toilette per l’armatore nella cabina di prua.
L’ampio e luminoso salone con dispensa a L, divano a U, panca e tavolo offre un vero spazio living perl’interoequipaggio.
“Questo Bavaria Yachts C38 possiamo considerarlo come l’evoluzione 2.0 dei progetti con Bavaria – ci chiarisce Maurizio Cossutti – C’è stata la prima serie del 57, 45 e 50, poi col 42 abbiamo fatto il passaggio a livello di linee scafo e metodologie costruttive, mentre abbiamo mantenuto il family feeling della coperta. La 38 è in realtà figlia del 42 che riprende caratteristiche generali di impostazione del progetto e anche del layout interno, con le modifiche dovute al fatto che la barca è un metro più corta. Come è stato per il 42 pensiamo che anche il C38 sarà sorprendente perché siamo riusciti a ricavare spazi interessanti in 38 piedi e, non l’abbiamo ancora provata, ma come il 42, navigherà certamente bene.
In un momento di cambiamenti dal punto di vista del mercato la scelta di puntare su questa misura è stata giusta: copriamo un vuoto su un mercato, quello dei 37 piedi, in cui Bavaria è tradizionalmente molto forte e su cui si è imposta sempre con dei best seller. Pensiamo che possa essere una barca di grosso successo”.
Avanguardia nelle linee e negli spazi, ma anche nelle metodologie costruttive “Abbiamo fatto tesoro – continua ancora Cossutti – di alcune cose che hanno funzionato bene sulle prime tre barche fatte e poi abbiamo apportato delle modifiche considerevoli: un esempio ne è la laminazione a mano degli scafi e che non viene più realizzata in infusione.
Bavaria è uno dei pochi cantieri che fa tutto in casa, quindi le barche non sono fatte fare da terzisti, il controllo qualitativo del processo è totale così come il controllo dei costi: per un cantiere di serie come Bavaria, è fondamentale e si traduce anche in un rapporto qualità prezzo che è decisamente favorevole”.